lunedì 22 settembre 2008

Post-It

Edward Estlin Cummings, i carry your heart with me

i carry your heart with me(i carry it in
my heart)i am never without it(anywhere
i go you go,my dear; and whatever is done
by only me is your doing,my darling)
i fear
no fate(for you are my fate,my sweet)i want
no world(for beautiful you are my world,my true)
and it’s you are whatever a moon has always meant
and whatever a sun will always sing is you

here is the deepest secret nobody knows
(here is the root of the root and the bud of the bud
and the sky of the sky of a tree called life;which grows
higher than the soul can hope or mind can hide)
and this is the wonder that’s keeping the stars apart

i carry your heart(i carry it in my heart

Io porto il tuo cuore in me (lo porto nel
mio cuore)non lo lascio mai (ovunque
vado tu vai,cara:e quel che faccio
io da solo lo fai tu,tesoro mio)
non temo
fato(tu sei il mio fato,mia dolce) né
voglio il mondo (bella, mio mondo,mai fedele)
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu

qui sta il più grande segreto che nessuno sa
(qui l’intima radice e bocciolo e cielo
di un albero chiamato vita;che cresce
più alto di quanto anima speri e mente
celi) e questa meraviglia regge le stelle

io porto il tuo cuore (lo porto nel mio cuore)

sabato 30 agosto 2008

Free thoughts

A: "Sei f(F)elice?"
B: "No, sò s(S)alvo!"
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"contro vento si va, controculo no!"
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"... ho perso il senso dell'umorismo dopo che ho mancato di laurearmi a 24 anni, cioè x anni fa. Peccato, perché lo avevo acquisito dopo aver fallito di perdere la verginità entro i 18 anni,..."
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W.D'A.Cor.Pen.
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Mildred
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venerdì 1 agosto 2008

It's complicated!! :-/

1° - Cercando di esternare quello che circola da tempo all'interno della mente si costata che non è semplice ed il risultato, quasi mai risponde a quanto preventivato: tanto chiaro sembrava pensandolo e tanto contorto e non all'altezza leggendolo.
2° - Pensando certi pensieri si commette una sorta di peccato originale, mai nella vita la mente si dovrebbe soffermare su tali riflessioni, ma quando succcede è ormai troppo tardi e non si può tornare indietro.
3° - Perché poi rendere noto ad altri le proprie elucubrazioni, se neanche chi ti è vicino da tempo riesce a concedersi il tempo per comprendere quanto esponi, ma lo sovrappone immediatamente ai propri schemi e preoccupazioni?
Credo quindi che quanto cercherò di esporre abbia più un valore personale di autoanalisi, di mettere un punto di memoria e che forse sarebbe meglio farlo su un diario personale privato piuttosto che su uno pubblico, ma qui forse subbentra un pò di protagonismo e la speranza (sempre disattesa) che qualcuno abbia già trovato le risposte e sia in grado di trasmetterle. Forse al massimo riuscirò a solleticare lo spirito di qualcuno e si instaurerà un dibattito che porterà (magari) a nuovi concetti e risoluzioni.

Concetto: SONO FOTTUTO!
Questo secondo me fa parte dei peccati originali, una volta che l'hai pensato non esiste successo della vita che possa redimerlo.
Una risorsa limitata che accomuna tutti gli essere umani è il tempo: per quanto potere e soldi tu abbia non è possibile andare al di là di un termine temporale che paragonato alle cose della vita (terrestre) e dell'universo è infinitesimo.
Non solo, il processo comporta una progressiva degenerazione che riduce via via le proprie capacità motorie ed intellettive. Quando, quindi, pensi di aver finalmente raggiunto un punto in cui potresti goderti la vita mettendo a frutto quanto imparato c'è il tuo corpo a porti un limite.
Se poi hai "perso tempo" o per meglio dire, non lo hai applicato per raggiungere le tappe che la comunità attuale ha posto come traguardi intermedi succede che la decadenza arrivi prima ancora di toccare l'apice, il che forse non é poi un male (cadendo dal basso ci si fa meno male).
Se sei uscito indenne dalla scuola dell'obbligo e sei sopravvissuto al 2° grado, ti attende la più grande insidia dei nostri tempi: L'UNIVERSITA'!
Da questa, i tempi canonici prevedono che, a 25 anni tu sia fuori e pronto per il mondo lavorativo, al massimo fra stage e master ti puoi concedere altri 3-4 anni ma a 29 ti attende la famiglia ed i figli. E se questo è vero per gli uomini lo è ancor di più per le donne.
Quindi posso affermare che, a 37 anni, stando dove sto, sono semplicemente ed irrevocabilmente fottuto! Forse sarà possibile limitare i danni e trascorrere serenamente il tempo rimanente, mha...

Concetto: E TU VORRESTI CAMBIARE IL MONDO?! O ALMENO L'ITALIA?!
Chi mi conosce e/o segue l'altro blog sa che non sopporto le religioni in genere e la cattolica nel particolare. Il motivo è semplice, qualcuno di voi è forse felice di rispondere alle telefonate dei call center o di aprire la porta agli emissari della folletto? Lo stesso vale per me: se mi serve un contratto nuovo, sarò io a chiamare e lo stesso dicasi per un nuovo aspirapolvere. Se vorrò parlare con dio verrò io in chiesa, non c'è bisogno che venga aggiornato almento 3 volte al giorno su come il papa vorrebbe che si gestissero le cose in Italia, né che qualcuno possa limitare in qualunque modo una scelta che riguarda unicamente la mia persona (testamento biologico, pacs, procreazione assistita, pillole anticoncezionali).
Leggendo "straniero in terra straniera" di Heinlein mi sono reso conto che, almeno allo stato attuale, l'unico modo per fare a meno di una religione è: farne un altra; il cui messaggio di fondo sia diverso, ma venga trasmesso attraverso lo stesso codice: miracoli, parabole, orazioni, meditazioni, simboli, ecc.
Prendere atto di questo, per un anticlericale come me, è come convincermi che per mandare via berlusconi ci vuole un dittatore uguale e contrario, se non peggiore! :-(
Altra possibilità è agire sulle persone: o le convinci o le sostituitsci nell'arco di un paio di generazioni. Questo implica mettere su famiglia e pure parecchio numerosa, con una compagna che condivida l'educazione areligiosa da dare ai figli e sperare che, col tempo, questi proseguano la tradizione di famiglia e riescano ad esternderla a loro volta. Invece di compagna non se ne vede traccia ed il tg è pieno di famiglie da "familydai" con 5-6-12 figli, quanto basta per perpetuare, se non peggiorare, lo stato di fatto per i prossimi 2-300 anni, che nell'arco di vita della terra in particolare e dell'universo in generale, sono sempre una bazzeccola, ma bastano per non poter vedere nell'arco della mia vita, non dico il tramonto, ma almeno il declino di questa palla al piede che ci trasciniamo dagli ultimi 2000 anni.
(Come avrà fatto l'homo sapiens a sopravvivere per 25000 e + anni, senza il papa che gli diceva cosa fare e cosa non fare?).

Concetto: CONVINCITI, è SOLO QUESTIONE DI SFIGA!
Sono approdato, ormai da tempo, alla risoluzione che: "è colpa mia!" (qualsiasi cosa succeda ne sono sempre il solo unico responsabile e se quel giorno mi è cascato il vaso da fiori in testa avevo diverse alternative tutte ottime che mi avrebbero portato lontano dalla traiettoria del vaso). Devo riconoscere che non è facile portare questo fardello tutti i giorni per cui, di fronte poi ai fatti, non posso che affermare che sono uno SFIGATO!!
I DATI: 70% degli amici/conoscenti è nella mia stessa situazione (almeno che io sappia) per cui da lì nessun aiuto possibile, se non per affogare tutti insieme in compagnia cantando qualche canzoncina accompagnati da qualche bicchiere.
Del restante 30%, sono ben felici della loro situazione e non ci pensano proprio a darti una mano e poi perché dovrebbero, mica abbiamo sottoscritto un contrato di mutua assistenza.
POI: quando entro in un nuovo gruppo (quelle poche volte che il mircolo accade) ce ne fosse una che sia una bella ragazza e che abbia un'apertura mentale che travalichi le forche caudine delle borse, delle scarpe, del gossip.(OO)
Insomma c'è poco da fare, per quel poco che faccio la sfiga è sempre in agguato (la foto della tipa che mi fa l'occhiolino su facebook non la posto altrimenti mi prendete per il culo a vita EKKZ ANCH'IO HO UNA DIGNITA'....FORSE).

lunedì 30 giugno 2008

domenica 1 giugno 2008

lunedì 5 maggio 2008

martedì 22 aprile 2008

mercoledì 16 aprile 2008

domenica 6 aprile 2008

venerdì 4 aprile 2008

sabato 29 marzo 2008

sabato 22 marzo 2008

Io qui: silenzio, oscurità.
Questo il prezzo della tua libertà.

Tu invocavi catene, da me,
ma non ho lucchetti per te.

Nessun ricatto, né rose, né dolori, solo me stesso.

Solo?! Questa è la realtà.
Un legame inconcepibile,
senza sbarre, terribile.

Ti mostrai le stelle:
ogni notte ripetono il miracolo improbabile
esistono, solitarie,
ma insieme ad altre hanno senso di costellazioni.

Eppure, nessun filo.
L'attrazione, la fisica, la teoria, certo!
E noi allora?

Definizione di Mediocre

Non sufficientemente intelligente per poter eccellere,
né sufficientemente stupido da non poterlo fare.

Rimase in silenzio ad ascoltare.
Le sue dita stringevano la spalliera della sedia di antiquariato di cui quel bastardo del padre, della sua ormai ex-donna, si era tanto vantato. Questo era l’unico segno che tradiva la sua tensione, abituato da anni di piccole provocazioni a non reagire, non trovò neanche questa volta le parole giuste per rispondere.
Appena il legno, che aveva cominciato a scricchiolare minacciò di schiantarsi, mollò la presa. Giusto in tempo per accorgersi che lei aveva finito di insultarlo, soprattutto nella sua intelligenza.
In quella casa non era mai riuscito a pensare molto, ad agire ancora meno, per questo vi andava controvoglia, l’ambiente non gli ispirava la giusta serenità, “malgrado l’odore d’incenso”, ed è per questo che a quel punto decise di andarsene senza dir niente.
Giù in strada lo aspettava lei, quasi sempre fedele, per sua natura instabile, ma forse proprio per questo gli piaceva.
Più di una volta aveva visto l’asfalto da vicino a causa sua, ma finora erano stati solo graffi, pochi giorni, e poi di nuovo in sella e via, a tentare tramite l’equilibrio su di lei di equilibrare la sua vita.
L’odore dei guanti neri di pelle a mezzo dito lo inebriava, girò la chiave, premette lo Start ed il motore ululò sotto di lui.
Lei era la sua vera passione: 600 cm cubici di pura potenza, abbracciati da un telaio d’acciaio e da una carenatura gialla ad inserti neri e grigi.
Lei, la perenne rivale di tutte le sue donne, la sua moto.
Mentre guardava la lancetta del contagiri salire e scendere ritmicamente, rifletteva su quanto successo, e con la solita ironia, mista a cinismo, constatò che gli era costata poco: solo un anno di telefonate, chiacchierate, amicizia per poi finalmente stare insieme per due mesi; invece la belva che sotto di lui urlava: 18 milioni, chiavi in mano e molte “rotture” in meno.
Certo non c’era confronto: procuravano emozioni, preoccupazioni e soddisfazioni differenti, ma se dell’altra poteva fare a meno, non se la sentiva di rinunciare all’aria fredda della notte che lo colpiva in faccia come uno schiaffo.

Lasciò la frizione di colpo e sgommò via da quel posto.
Ora nel suo eterno girovagare doveva trovare un’altra meta.

Come stai?

Come un condannato a morte, la cui esecuzione viene ogni volta rimandata: vivo, in un limbo senza speranza.
Ormai non chiede altro che lo strazio finisca.
Niente per cui valga la pena vivere,
niente per cui valga la pena morire,
ma morire al fine.

Si trascina sopravvivendo a se stesso,
ma non è un sopravvissuto,
è un condannato a vita,
vivo,
ma come morto.

Nel grigio del cielo si spegne il verde cristallo dei miei occhi, il mio respiro disegna mute parole sul vetro, lacrime solcano il riflesso del mio viso accompagnate dalla pioggia.
Quante ore in un minuto, quanti mesi in un ora.
Quanti ricordi in questo pomeriggio.
Quanti.

Pantera

Onde di erba si inseguono sui prati sospinte dal vento.
D'un tratto un'ombra scura si fa strada nella savana.
E' ancora lontana.
La guardo attentamente. Ne osservo le movenze, non si è ancora accorta di me.
Da queste parti è divenuta ormai una leggenda; da quando è arrivata, 4 anni fa, si è fatta subito notare.
In ogni momento si parla solo di lei, ogni istante penso solo a lei.
Non è sola: piccole iene le danzano intorno sperano di divorare briciole dei suoi pasti, ma non mi avranno. A volte una tenta di morderla sul collo, ma lei si ritrae furtiva; cammina in mezzo ad un branco di gnu, una gazzella le attraversa la strada trotterellando.
Anch'io erro per questa distesa, solitario, cercando non so bene che cosa; o forse lo so.
Fu così che quel giorno, circa due mesi fa, mi avventurai nella boscaglia, forse per cercarla. Ed alla fine la trovai.
Sembrava distratta, intenta a scherzare con la solita banda che la segue, stavo per andarmene quando, accortasi di me, mi si fece incontro, arrivai quasi ad accarezzarle il muso, poi d'improvviso si ritrasse e scomparve.
Ora però conosceva il mio odore.
Eccola adesso, mi ha visto, sono solo. Si avvicina veloce, mi è sopra, i suoi artigli sono nel mio petto, il mio cuore urla di dolore stretto dalla sua morsa, non così la mia voce. Mi è rimasta tutta in gola. Basterebbe così poco, un grido, una supplica, e forse, allenterebbe la presa.
La mia mano fruga nel terreno accanto a me, eccola, l’ ho trovata, la mia ultima speranza, la mia stilografica. Forse leggendo queste righe, capirà che non voglio e non posso farle alcun male. A meno che colpirla al cuore con queste parole, sporche d'inchiostro, possa ferire la Mia amata Pantera.

ALESìAS

Neri fili di seta, argentati di luna,

come onde di un notturno mare,

s'infrangono sul tuo volto.


Lunghe, umide, coraggiose, aeriformi, dita

accarezzano bruna sabbia di vulcano.

Esitano intorno ai tuoi occhi,

arsi da segreta passione,

che le ciglia tentano a tratti di celare.


Respiro, ritmico, ipnotico,

sopra labbra serrate.

Il mare, ai tuoi piedi,

sembra volerti fare eco.


Lascia che impari a memoria

ogni tratto del tuo viso,

ogni piccola sfumatura,

ogni cambiamento, al mutare della luce.


Così che ti possa continuare a guardare

anche quando mi ti negherai.


Neri fili di seta .....